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Ma cosa cambia?

gialloQual è il cambiamento sostanziale dopo un percorso di consapevolezza alimentare? Il cambiamento è la scelta dei cibi e l’ora dell’assunzione, che sintetizzano l’apprendimento personale del proprio livello di benessere.

In estrema sintesi questo è lo scopo del programma: imparare qualcosa su di sé attraverso tante prove e qualche errore. Senza questo apprendimento, reso consapevole e quindi elaborato intellettualmente, tutti i percorsi dietetici sono inutili, perchè sono solo un momentaneo passaggio prima del ritorno alle vecchie abitudini , quelle che ci hanno fatto deragliare sul binario sbagliato.consapevolezza

In un tempo in cui si cerca di massificare tutto il possibile con il pretesto della globalizzazione, la consapevolezza alimentare va controcorrente. Parte dal presupposto che ognuno di noi è unico, per quanto simile agli altri, e punta su questa unicità; ma dà per scontato che apparteniamo a tipologie peculiari e in qualche modo rispondiamo a sollecitazioni specifiche. Nelle pratica abbiamo riscontrato che anche due gemelli, pur assomigliandosi, hanno differenti approcci col cibo e reagiscono in modo diverso ad alcuni alimenti; ognuno quindi deve imparare a rispettare il proprio metabolismo attraverso un apprendimento guidato, capace di farne intendere il funzionamento e consentirne poi la corretta gestione.

globalizzazioneDurante il percorso alimentare molte persone ri-scoprono modalità e abitudini dimenticate, scelte o preferenze che, se ben ricostruite, possono fornirci elementi importanti per comprendere il nostro stato di benessere o di malessere.

Le nostre scelte alimentari sono molto spesso basate su false credenze o su un ascolto, non mediato criticamente, di messaggi incalzanti e pervasivi che qualche volta sono il risultato di una vera e propria manipolazione dell’industria alimentare o farmaceutica, tanto più colpevole quanto più orientata al proprio peculiare vantaggio. mantenimento

Infine ma non ultimo, l’aspetto affettivo che fa da paravento ad una serie di scelte emotive ma non esattamente salutari per noi; curiosamente la constatazione di ciò, se il percorso è ben impostato, non avviene attraverso un processo di razionalizzazione del problema ma piuttosto attraverso la constatazione del superamento di esso, una modalità esperienziale di grande efficacia motivazionale. Rita

 

 
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Pubblicato da su marzo 20, 2014 in Alimentazione

 

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Finalmente arriva la stevia

La Stevia rebaudiana è una minuscola quanto portentosa pianta, un piccolo crisantemo originario del continente sudamericano, la cui storia risale se non dalla notte dei tempi a molte centinaia di anni, da sempre utilizzata dalle popolazione indigene ; il suo uso era legato non tanto al suo potere dolcificante quanto a numerose proprietà medicamentose che la rendevano pregiata e molte utile da un punto di vista curativo.
Il sito che vi segnaliamo la descrive in modo esteso ed esaustivo: http://www.xmx.it/stevia.htm .
Nella cultura occidentale la Stevia è conosciuta soprattutto per il suo potere dolcificante e noi di Straordinario quotidiano l’abbiamo conosciuta ed apprezzata per questa prerogativa ma purtroppo negli ultimi anni è stata fatta oggetto di un vero e proprio …..killeraggio da parte delle autorità di controllo sanitario che ne hanno impedito la vendita ed addirittura la produzione da parte dei floricoltori.
Questo in Italia, dove è stato impossibile reperirla, mentre ad esempio nella vicina Svizzera la stevia è stata venduta in forma di polvere o di soluzione idroalcolica.
Oggi è ritornata a vivere, la sua …scoperta “brevettata” campeggia su una intera pagina di un quotidiano milanese( ma certamente sarà una campagna nazionale) : una industria alimentare ne proclama la …nascita come portentoso dolcificante.
La stevia così com’è è un preparato dai molti pregi, non sappiamo, adesso che è diventato “ ufficialmente “ commestibile, se lo sia ancora!
Per scoprirlo dovremo leggerne la formulazione in vendita .
Certamente, la Medicina Ufficiale dirà che sono state sciolte le riserve dopo studi lunghi e onerosi prodotti da Comitati Scientifici internazionali……
Qualcuno ha detto che ….” prima ti avvelenano e poi ti vendono farmaci per curarti”, ecco noi siamo convinti che l’informazione paghi: nel caso della stevia, sappiamo che il suo valore è nella sua purezza, guardarsi quindi dalle adulterazioni anche se ……brevettate.

 
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Pubblicato da su dicembre 5, 2011 in Alimentazione

 

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