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Ma cosa cambia?

20 Mar

gialloQual è il cambiamento sostanziale dopo un percorso di consapevolezza alimentare? Il cambiamento è la scelta dei cibi e l’ora dell’assunzione, che sintetizzano l’apprendimento personale del proprio livello di benessere.

In estrema sintesi questo è lo scopo del programma: imparare qualcosa su di sé attraverso tante prove e qualche errore. Senza questo apprendimento, reso consapevole e quindi elaborato intellettualmente, tutti i percorsi dietetici sono inutili, perchè sono solo un momentaneo passaggio prima del ritorno alle vecchie abitudini , quelle che ci hanno fatto deragliare sul binario sbagliato.consapevolezza

In un tempo in cui si cerca di massificare tutto il possibile con il pretesto della globalizzazione, la consapevolezza alimentare va controcorrente. Parte dal presupposto che ognuno di noi è unico, per quanto simile agli altri, e punta su questa unicità; ma dà per scontato che apparteniamo a tipologie peculiari e in qualche modo rispondiamo a sollecitazioni specifiche. Nelle pratica abbiamo riscontrato che anche due gemelli, pur assomigliandosi, hanno differenti approcci col cibo e reagiscono in modo diverso ad alcuni alimenti; ognuno quindi deve imparare a rispettare il proprio metabolismo attraverso un apprendimento guidato, capace di farne intendere il funzionamento e consentirne poi la corretta gestione.

globalizzazioneDurante il percorso alimentare molte persone ri-scoprono modalità e abitudini dimenticate, scelte o preferenze che, se ben ricostruite, possono fornirci elementi importanti per comprendere il nostro stato di benessere o di malessere.

Le nostre scelte alimentari sono molto spesso basate su false credenze o su un ascolto, non mediato criticamente, di messaggi incalzanti e pervasivi che qualche volta sono il risultato di una vera e propria manipolazione dell’industria alimentare o farmaceutica, tanto più colpevole quanto più orientata al proprio peculiare vantaggio. mantenimento

Infine ma non ultimo, l’aspetto affettivo che fa da paravento ad una serie di scelte emotive ma non esattamente salutari per noi; curiosamente la constatazione di ciò, se il percorso è ben impostato, non avviene attraverso un processo di razionalizzazione del problema ma piuttosto attraverso la constatazione del superamento di esso, una modalità esperienziale di grande efficacia motivazionale. Rita

 

 
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Pubblicato da su marzo 20, 2014 in Alimentazione

 

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